A Maria In Cielo
(To Mary In Heaven)
O mattutina stella, dal raggio pallido,
che ami salutare l'alba mattinale,
tu annunci di nuovo il giorno
nel quale Maria fu strappata dal mio cuore.
O Maria! cara ombra fuggita!
Dov'è il luogo del tuo felice ripose?
Vedi tu il tuo amante errante sulla terra?
Ne ascolti tu gli strazianti sospiri?
Dimenticherò io quest'ora sacrosanta?
Dimenticherò io il bosco santificato
presso il sinuoso Ayr dove noi c'incontrammo,
per vivere un giorno d'amore caduco?
L'eternità non potrà cancellare
questi cari ricordi dell'estasi passate,
e la tua immagine nel nostro ultimo amplesso:
Ah! noi non sognavamo ch'era l'ultimo!
Baciava l'Ayr mormorante i sassi delle sue rive
ombrose di boschi selvaggi e verdi;
le betullé odoranti ed il pallido biancospino
s'allacciavano amorosamente in questa scena incantevole.
I fiori germogliavano lascivi per essere còlti,
gli uccelli cantavano l'amore sulle piante,
finchè anzi tempo il sole in un tramonto di fuoco
proclamò la fuga del giorno alato.
Sempre questi ricordi vegliano nella mia mente,
che li custodisce con tenera ed avara cura:
il tempo non fa che renderne l'impressione più profonda,
come i ruscelli che si scavano sempre più profondo il loro letto.
O Maria, cara ombra fuggita!
Dov'è il luogo del tuo felice riposo?
Vedi di là tu il tuo amante errante ancora in terra?
Ascolti tu i miei disperati sospiri?